Tracce grafiche travalicano i confini del libro, passano attraverso la costa spingendosi oltre i margini. Scorrono, s’intrecciano, superano “argini” creando spazi e punti di relazione.
Segni mutevoli in trasformazione, riconducibili al corso del fiume Enza visto non più come confine ma come spazio d’unione tra mondi in continuo movimento, perché l’acqua non ha confini definibili e unisce tutte le terre.